Il diritto, principalmente basato sulle tradizioni, che determinava prima dell’independenza le condizioni del matrimonio e della vita coetana e stato modificato. I principali cambiamenti sono stati fatti dopo 1984 nel senso della protezione delle donne. La poligamia e vietata dal 1955 eccetto per i musulmani che possono avere come lo prevede l’Islam 4 mogli.

Pero da qualche anno, gli uomini musulmani non possono avere diverse donne. Nella pratica la maggior parte dei musulmani hanno solo una moglie e cosi la poligamia scompare. L'eta minima per sposarsi e 18 anni per le donne e 21 anni per gli uomini. I matrimoni fra bambini sono ancora praticati pero in numero ridotto. Una persona su 10 e celibe. Infatti, il matrimonio e un elemento importantissimo nella vita indiana. La maggior parte delle unioni sono preparate e organizzate tanto tempo prima dai genitori che si occupano di cercare un marito o una moglie per i loro figli. E una cosa abbastanza difficile perche i genitori devono rispettare le richieste delle caste, delle sotto-caste, della ricchezza, dell ‘educazione, della religione, dell’ origine geografica, del colore di pelle, dell’ ambiente famigliare e professionale.

Gli annunci matrimoniali simbolizzano ancora di piu la preoccupazione dei genitori che cercano il genero o la nuora perfetta. Quasi tutti i figli si sommettono alle decisioni dei genitori e non conoscono per la maggior parte mai il futuro sposo o sposa prima della ceremonia. I ragazzi partiti all’ estero per gli studi o per cominciare a lavorare tornano in India per sposare la ragazza che gli hanno scelto. Dopo avere parlato per tanto tempo, le due famiglie decidono del giorno, dell’ora della cerimonia guardando l’oroscopo e gli astri, non c’e ne flirt ne fidanzamento. Tuttavia, non tutti accettano questa situazione.

Le tradizioni non corrispondono a quelle della societa di oggi. Un matrimonio indiano e molto caro. Anche se il legislatore ha proibito nel 1961 il fatto di chiedere o prendere una dote (fatta dai genitori della sposa). La dote puo essere : soldi, sari, gioielli, mobili.. e sempre una carica importante per la famiglia. Altre spese vengono ad aggiungersi, quelle della cerimonia che sono molto costose. Tante famiglie devono a volte rinunciare al matrimonio invece di mostrare che sono poveri.

La ceremonia nunziale indiana e sicuramente una delle piu belle del mondo. La festa e il numero della gente presente puo essere immenso. Colori, luci, mangiare sono gli elementi che rendono la festa unica. I riti del matrimonio indu possono durare qualque ora, gli sikh fanno anche loro questo tipo di celebrazione. Scambio di ghirlande di fiori fra gli sposi, delle loro promesse, la camminata intorno al fuoco.

I rapporti fra gli sposi non corrispondono all’ immagine che abbiamo di loro nell’occidente. Pensiamo que la donna indiana e dominata dal suo uomo pero non e cosi. Non bisogna confondere il rispetto esterno con l’affetto e la dominazione. Se lo sposo della donna indiana e un dio, lei e la sua dea e la sua opinione e essenziale in tutte le situazioni importanti.

La donna e la consulente ascoltata tutti i giorni da suo marito. Il progresso nell’educazione delle ragazze fa che hanno anche una autorita piu grande che potranno usare nel loro ruolo di spose. La donna indiana e oggi la compagna dell’ uomo, aiutandolo nel suo lavoro, arrivando anche a prendere delle responsabilita piu o meno importanti. Di fatti, una donna su 5 lavora, anche se non’e tanto per dei paesi occidentali, le cose in India stanno cambiando.

Legale dal 1955 il divorzio si puo fare in caso di abbandono del domicilio, di adulterio, se uno dei due ha la lebbra, malattie mentali, venerea o se rinuncia alla vita sociale per ritirarsi in un ashram. Nel 1976, e apparso il consenso dei due sposi quello che ha facilitato le cose. Pero si nota che il divorzio e solamente chiesto dal 0.1% della gente e quasi tutti appartengono a un ambiente occidentalizzato.

Malgrado la facilita d’accesso, i musulmani non lo fanno quasi mai. Le vedove possono sposarsi. Non sono piu sotto la pressione dell’ostrasismo che agiva su di loro ma anche sulle loro famiglie fino agli anni 30.