Una delle ragioni principali dello smembramento dell’’impero moghul risiede nella rivalita, sorda ma presente che oppone alla corte due frazioni di potenza quasi uguali. Da un lato il clan del turan venuto dall’Asia centrale, alleato alla dinastia timuride e i cui capi erano notevoli allo stesso tempo con la loro abilita militare e le loro qualita di ammistratori. Dall’’altra parte, il clan iraniano, venuto dal persiano e dal Khorassan e che era di obbedienza chiite. Gli ultimi imperatori moghul, troppo deboli per garantire la loro autorita sul territorio immenso che avevano legato loro Aurangzeb, furono soltanto giocattoli o strumenti tra le mani dei capi di questi due clan. Lo stato derivo gradualmente verso l’anarchia e la bancarotta. Nel 1739, l’invasione dei persiani che con Nadir Shah occuparono temporaneamente Delhi saccheggiando la citta e massacrando molte migliaia di cittadini, porto un colpo mortale all’imperio moghul. Occorse attendere ancora un po piu di un secolo perche si estingua la dinastia con la sommossa del Cipaye (1857) e la deposizione di Bahadur Shah II che fu esiliato a Rangoon nel 1858.
Organizzazione amministrativa e sociale
Lo stabilimento dell’amministrazione moghul fu realizzata su principi un po diversi da quelli del sultano di Delhi (1206-1526) cio grazie soprattuto a Akbar perche i suoi predecessori non furono amministratori.
In teoria, il rappresentante del sovrano era il vakil ma la sua autorita dipendeva dalla situazione del monarca. Se quest’ultimo fosse minore (caso di Akbar alla morte di suo padre), il vakil deteneva una grande autorita ma se il monarca esercitasse interamente il potere, il suo ufficio era puramente fittivo. Il primo funzionario dello stato il diwan era a volte chiamato wasir (primo ministro) che era responsabile delle finanze e esercitava anche un diritto su qualsisasi amministrazione. I principali servizi dello stato erano : la gestione dei soldati sotto gli ordini del mir bakshi, la casa imperiale sotto la sorveglianza del mir saman, gli affari religiosi sotto l’autorita del sadr.
L’organizzazione dei servizi pubblici, che Akbar mise a punto, era fondata sul sistema mansabdari, preso come esempio dai persiani. Ogni funzionario o ufficiale che comporta lo stato detiene un mansab (nomina ufficiale che cita la fila e le retribuzioni). Akbar classificava i detentori di questi posti in 33 categorie che vanno di comandante da 10 al comandante di 10 000. Tutti erano direttamente reclutati, promossi, sospesi o licienziati dall’’imperatore. La dignita di mansabdar non era ereditaria.
L’impero era diviso in subah (provincie) al numero di 15 alla fine del regno di Akabr di 17 sotto Jahangir e 21 sotto Aurangzeb. Ogni provincia aveva a suo capo un subahdar (governatore) che era anche il capo del’esercito, si chiamava a volte sipah salar. L’impero era suddiviso in sarkar (zone) che comprendevano un certo numero di pargana (zone) che raccoglie molti villaggi.
Non esisteva un esercito nazionale permanente, ma tutti i cittadini validi erano in possesso di essere dei soldati dell’esercito imperiale. Era il compito di questo esercito di controllare la sicurita al corso dei suoi spostamenti, o all’interno del campo imperiale. Fu spesso la causa delle sue mancanze d’efficacita, soprattuto durante il regno di Aurangzeb : il campo era diventato allora una citta immensa ambulante con harem, bazar, sale di udienze e il suo intervento creava danni alle finanze dello stato.
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La struttura della societa era di tipo feudale e la nobilta costituiva politicamente la classe piu influente ma i titoli e le retribuzioni nobiliari non potevano essere trasmesse. I nobili conducevano spesso la vita lussuosa e spendevano la loro fortuna in un lusso inutile. La classe media, poco numerosa, si componeva di uomini di lettere, di funzionari, di artigiani qualificati e di commercianti. I contadini, la classe la piu numerosa, aveva un tenore di vita proporzionalmente piu elevato di quello d’oggi ma in modo generale erano sottoposti ai distrurbi dei governatori provinciali e la loro situazione peggioro verso la fine del regno di Shah Jahan.
Fra le abitudini sociali, occorre citare la pratica di sati (le vedove si gettano sul ceppo funerario del loro marito), il matrimonio dei bambini e il sistema delle doti importanti. Akbar provo a regolamentare questi impieghi mettendo fine, ad esempio, al matrimonio dei bambini.
Le citta erano prosperose : Agra e Fatehpur Sikri in particolare erano piu vaste e popolate di Londra. Si importarono cavalli, metalli, pietre preziose, porcellane cinesi, vini europei. Si esportavano tessili, spezie, opium... La fabbricazione dei tessuti di cotone e la tessitura della seta avevano un posto preponderante nella attivita industriale dell’epoca.
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